Iniziando il mio percorso come Fisioterapista e prestando attenzione solo ed esclusivamente alla cura del sintomo, ho avvertito l’esigenza di avvicinarmi all’Osteopatia, il che mi ha reso consapevole sulle capacità della pratica manuale. In seguito, la Posturologia ha chiarito le funzioni e gli effetti dei cinque sensi nei confronti dell’assetto biomeccanico, mentre la Kinesiologia Applicata mi ha indotto alla scoperta della relazione di ogni singolo Punto con i vari Sistemi ed Organi. Infine la Diagnosi Termica Strumentale (DTS) ha supportato l’attività di prevenzione e monitoraggio, fornendo obiettività e sicurezza al trattamento stabilito.
La mia strategia lavorativa integra le conoscenze derivate da diversi modelli di approccio alla salute. Ritengo che questa integrazione sia necessaria poiché nessun approccio, da solo, è in grado a mio parere di esprimere efficaci risultati ma soprattutto duraturi. L’associazione tra le varie tecniche (valutative e di trattamento), riesce ad offrire inevitabilmente un effetto totalizzante. Il termine “olistico” resta indubbiamente il termine più inflazionato e fuorviante attribuito negli ultimi decenni, malgrado questo resta forse la definizione più appropriata per cercare di stabilire con i pazienti l’ “approccio globale alla salute”. La visione olistica verso il paziente vuol dire in altre parole far capire che il nostro organismo è uno ed unico e come tale andrebbe curato.
La particolarità del mio metodo vede inoltre l’ausilio della termocamera, permettendomi di rilevare i vari flussi di calore che si manifestano nelle diverse patologie muscolo-scheletriche. Tale approccio consente di individuare Problematiche Posturali, Tensioni Fasciali, Trigger Point etc. etc…rendendo più precisa e meticolosa la valutazione dell’atleta.
Ritengo questa via terapeutica integrale, incisiva ed innovativa.
La fisioterapia è quella branca della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito muscoloscheletrico, neurologico e viscerale attraverso molteplici interventi terapeutici, quali: terapia fisica, terapia manuale/manipolativa, massoterapia, terapia posturale, chinesiterapia e altre.
Il nome Kinesiologia deriva dal greco e significa kinesis = movimento più logos = scienza; da qui il significato di “studio del movimento”. Si tratta di una disciplina che consente, mediante “semplici” test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale. Il Professionista, esercitando manualmente una specifica pressione sugli arti del cliente valuta la prontezza e la qualità di risposta dei muscoli rispetto agli stimoli esercitati.
La Kinesiologia Specializzata ha introdotto l’interessante principio di corrispondenza tra muscoli, organi e meridiani della Medicina Tradizionale Cinese. Secondo la M.T.C. se l’energia del meridiano e la funzione dell’organo associato sono in equilibrio, risulterà normale anche il tono di base dei muscoli ad essi correlato, mentre un loro squilibrio provocherà una diversità del tono muscolare e della velocità di risposta del muscolo.
La Kinesiologia favorisce un equilibrio a tutti i livelli: biochimico-nutrizionale, fisico-strutturale, mentale-emotivo, energetico e spirituale.
L'osteopatia considera il sintomo un campanello di allarme e mira all'individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso. Come metodologia olistica (dal greco olos=tutto) l'osteopatia considera l'individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell'intera struttura, dunque, l'equilibrio psicofisico e il benessere. In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi.
Il trattamento osteopatico può avvalersi di numerosi metodi di trattamento, ponendo sempre l’attenzione sul sistema fasciale. Le varie tecniche rivolte al riequilibrio della fascia sono principalmente: Tecniche strutturali, Tecniche cranio-sacrali, Le tecniche viscerali
La posturologia ti permette di approfondire i meccanismi dell’assetto posturale, i quali se posti in disfunzione causerebbero determinate patologie muscolo-scheletriche.
Sarebbero di fatto i vari recettori del corpo che altererebbero la postura dell'individuo causando posizioni corporee scorrette nei tre assi dello spazio causando patologie algiche riferibili anche in altri apparati corporei lontani dal distretto interessato.
I recettori più importanti, secondo tali teorie, sarebbero: la pelle, l'occhio, l'orecchio ed il vestibolo, il piede, le cicatrici, la mandibola ed anche vari fattori emotivi e psicologici.
La termografia è un esame assolutamente privo di effetti collaterali, indolore, non invasivo, di semplice esecuzione e senza utilizzo di radiazioni pericolose. Si basa sulla constatazione che diversi processi patologici provocano un aumento della produzione di calore nella regione corporea interessata e sono proprio queste variazioni locali di temperatura che, in forma di radiazioni elettromagnetiche infrarosse, vengono rilevate con la termografia.
LEGGI“Uno strumento nuovo che mi ha dato la possibilità di essere maggiormente consapevole su alcune problematiche che ho avuto nel corso della stagione.”
In un caso è stato decisivo, contribuendo alla scelta di tornare a giocare dopo un risentimento al polpaccio che mi aveva tenuto fuori una settimana, in un’altra occasione invece mi ha frenato a riprendere l’attività dopo una lesione al flessore che mi ha lasciato fuori per un periodo un po’ più lungo, le immagini termiche infatti non concordavano le mie sensazioni comunque positive, forse giustamente visto che avevo accelerato un po’ i tempi.
“La domenica successiva ero già in campo, segnando pure un gol contro la Roma”
La Termocamera è stato uno strumento utile quando ho avuto quella, piccola lesione al tibiale posteriore. Tuttavia le osservazioni che facevamo, con questo dispositivo insieme a Stefano, mi facevano rendere conto dei continui miglioramenti che riuscivo ad avere di giorno in giorno!
“Grazie alla Termocamera siamo riusciti ad individualizzare con maggiore precisione la zona colpita di alcuni miei infortuni ipotizzando meglio e prima la problematica in questione.”
Grazie a questa nuova metodologia di lavoro che ha sperimentato Stefano, siamo riusciti ad individuare in particolar modo una lesione che ho avuto all’adduttore; vedendo una zona più calda abbiamo pensato ad un ematoma e così abbiamo immediatamente trattato la parte interessata con la crioterapia e le cure dei fisioterapisti.
“ Penso che applicare l’utilizzo della termocamera nei contesti indicati da Stefano sia un’idea talmente semplice, ma allo stesso tempo geniale”
Potrebbe rivoluzionare l’approccio e il metodo di lavoro di un operatore sanitario. Oltre alla sua utilità oggettiva, che sarà col tempo ampliata da lui stesso in modo da dare ancora più informazioni e certezze, ritengo la DTS estremamente importante per dare consapevolezza al paziente sulle condizioni della sua problematica.